Socialità, 1 a 0
In treno si fanno più conoscenze che in auto, dove in genere le opportunità di socializzazione sono limitate ai casi di tamponamento, alle discussione coi lavavetri o ai diverbi con i vigili urbani.
mat327_5700 wrote:Non avrei mai considerato alcuni aspetti come socialità e cultura
mdf wrote:.. e sperabilmente sceglie il treno.mdf wrote:mi permetto di aggiungere che il prezzo va anche confrontato con i servizi sostitutivi.
con un abbonamento integrato un andata-ritorno di 15 km mi costa 3 euro, lo stesso tragitto in macchina diciamo 5 di benzina. Assicurazione, bollo, manutenzione etc li devo pagare comunque, visto che senz'auto difficilmente posso vivere (un'emergenza, una gita, una spesa un po' pesante).
In più ci sono i costi del tempo aggiuntivo e della scomodità (in confronto al comodo stare seduto nella mia macchina in mezzo alla coda). La somma costi-benefici già adesso sposta un sacco di persone dal treno all'auto, se aumenti i prezzi senza migliorare il servizio ottieni solo più treni vuoti (come già giustamente detto).trambvs wrote:E' già stato spiegato che un confronto del genere con l'auto non ha senso, comunque c'è un costo/km che va distribuito, dall'usura alla manutenzione fino alla perdita del valore del bene che comunque incidono, anche se pochi ne tengono conto.![]()
Senza auto se non si hanno particolari esigenze si vive benissimo, e io come altri ne sono un esempio, per determinate situazioni in città c'è sempre il car sharing, polmoni e pianeta ringraziano!Trullo wrote:mdf wrote: agganciandomi al tuo esempio, secondo te, un auto di 5 anni con 10'000 km su quanto conserva del valore originale? metti anche 4000 euro in più di un auto che ne ha su 100000, fa pochi centesimi a km.
Bene. Facendo 4mila (differenza di prezzo) diviso 90 mila (differenza di chilometri) significa circa 4 centesimi al chilometro solo per il deprezzamento, vale a dire un 40% del solo prezzo del carburante(ammesso di spendere per questo 10 centesimi al chilometro) Aggiungi manutenzione e tutto il resto e arrivi ai 30-40 centesimi dei rimborsi chilometrici, assolutamente non gonfiatimdf wrote: I mezzi pubblici hanno un beneficio sociale (di cui l'individuo può o non può interessarsi) ma sono sicuramente più stressanti e di norma più lenti. Renderli anche più costosi non mi pare una buona idea.
Tutto è relativo e dipende dal concetto personale che si ha di stress. Sui mezzi pubblici (treno in particolare) è possibile leggere, studiare, lavorare, giocare a carte, postare sul forum di milanotrasporti, conoscere persone. Nessuna di queste attività è praticabile in macchina, nè come passeggero nè come guidatore.
Anche la velocità è relativa. Per molti percorsi, considerando anche il tempo di parcheggio e il tempo da fare a piedi tra il parcheggio e la destinazione, il mezzo pubblico è competitivo dal punto di vista dei tempi
voilà. Qualcuno riesce a recuperare l'altra discussione di cui parlava Trambus?
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