Biglietti e abbonamenti... questi sconosciuti!

[Lucio Chiappetti]

Non ne ho idea, ma dovresti poter prorogare la tua tessera ATM di un anno appoggiandola a un totem (io lo ho fatto per la mia qualche mese fa)

[luca]

L'ho fatto l'anno scorso, mi pare si possa fare una volta sola
In ogni caso, ho su la foto di quando avevo 12 anni : )

[S-Bahn]

Uguale come adesso, allora!
Hahaha

[Astro]

A me l'hanno rinnovata due volte.

[Lucio Chiappetti]

Forse dovremmo cambiare il titolo ... le DAB queste sconosciute.
Oggi ho osservato a Abbiategrasso e non c'era alcuna coda strana alla DAB vecchia (ne' a quella accanto nuova marcata "biglietti ricaricabili").
Ho dato un occhio a Turro e Cadorna en passant.
A Turro prima c'erano una DAB "vecchia" e una "nuova" ma NON marcata "biglietti ricaricabili", che e' di quelle con la piastra per appoggiare la tessera. Adesso la vecchia e' stata sostituita da una marcata "biglietti ricaricabili", direi identica a quella di Abbiategrasso. Cosi' a vista e' molto simile alla vecchia, forma a armadio, cassettino per ritirare i biglietti e fessura per la tessera. Quindi siamo a tre modelli diversi.
Quattro in quanto a Cadorna (M2) ne ho vista una marcata "biglietti ricaricabili", ma con un look diverso (schermo inclinato).

[Lucio Chiappetti]

O forse no.
Oggi sul Corriere un tale si lamenta perche' andando a Paderno D. ha pagato il biglietto Mi1-Mi3 per andare in stazione dove ha acquistato un Mi1-Mi4 e al ritorno ha scoperto che il Mi4-Mi1 di ritorno valeva anche a Milano. Chi e' causa del suo mal pianga se stesso. Ho scritto al Corriere

Con riferimento alla lettera del signor Giorgio Azzaroli che parla di "costi diversi per biglietti ATM e Trenord" faccio notare che purtroppo non e' informato.
NON esistono ai sensi di legge "biglietti Trenord" e "biglietti ATM" ma biglietti regionali e in particolare, nelle provincie di Milano e Monza Brianza, SOLO i "biglietti STIBM" (Sistema Tariffario Integratto del Bacino Metropolitano).
Questo da circa 5 anni. Come dalla mappa sul sito https://nuovosistematariffario.atm.it/#fb-1 per andare da Milano in qualsiasi comune circostante si paga la tariffa Mi1-Mi3 (2.20), per andare da Milano nella fascia successiva a cui appartiene Paderno Dugnano si paga la Mi1-Mi4 (2.60). E con un biglietto si possono prendere tutti i mezzi, metro, tram, bus di qualsiasi operatore, treni Trenord.
Nelle due provincie non esistono piu' i biglietti solo treno !
E' un progresso no ?
Poi ci sono luci e ombre. Alcune ombre: Dopo una fase iniziale di piena integrazione, ATM e Trenord hanno iniziato a divergere (p.es. il pagamento con carta di credito in Milano vale sui mezzi ATM ma non sul passante; recentemente ATM e Trenord hanno introdotto i biglietti ricaricabili ma su supporti diversi e solo parzialmente compatibili; le nuove emettitrici Trenord sono di uso complesso ed e' piu' semplice comprare il biglietto in edicola; le nuove emettitrici ATM non emettono piu' i biglietti ferroviari "fuori STIBM" come avveniva fino a gennaio.
Unica luce: Trenord anche fuori STIBM (p.es. a Varese) puo' emettere biglietti STIBM (come ha scoperto una amica tedesca venendo a Milano, preavvertita da me dei nuovi biglietti ricaricabili ATM, ha molto facilmente risolto acquistandolo da Trenord a Varese).

Ebbene si', sono quasi 5 anni che abbiamo lo STIBM, ho ripescato i miei compiti delle vacanze del 2019 viewtopic.php?f=9&t=4527&start=2190#p634019 proprio in questo thread !

[skeggia65]

O forse no.
Oggi sul Corriere un tale si lamenta perche' andando a Paderno D. ha pagato il biglietto Mi1-Mi3 per andare in stazione dove ha acquistato un Mi1-Mi4 e al ritorno ha scoperto che il Mi4-Mi1 di ritorno valeva anche a Milano. Chi e' causa del suo mal pianga se stesso. Ho scritto al Corriere

Se è per questo sono più di cinquant'anni che esiste la tariffa oraria, ma c'è ancora gente convinta che ogni volta che prende un mezzo debba fare un biglietto nuovo.

[S-Bahn]

Se è per questo sono più di cinquant'anni che esiste la tariffa oraria, ma c'è ancora gente convinta che ogni volta che prende un mezzo debba fare un biglietto nuovo.

E' anche vero che la regola (eliminata finalmente con lo STiBM) diceva che se esci dalla rete della metropotana non puoi rientrare con lo stesso biglietto, anche se l'hai usato solo per 10 minuti.

[Lucio Chiappetti]

Ma tutte le persone con un minimo di pratica negli anni '70 si organizzavano p.es. per timbrare appena scattati i 10 minuti di risoluzione delle macchinette, e fare un percorso che consentiva di andare col metro e tornare col tram entro l'ora di validita'

[Muccablu]

Se è per questo sono più di cinquant'anni che esiste la tariffa oraria, ma c'è ancora gente convinta che ogni volta che prende un mezzo debba fare un biglietto nuovo.

E' anche vero che la regola (eliminata finalmente con lo STiBM) diceva che se esci dalla rete della metropotana non puoi rientrare con lo stesso biglietto, anche se l'hai usato solo per 10 minuti.

C'era anche l'altra regola non propriamente in accordo con la Tariffa Oraria: "è vietato utilizzare linee che riportino verso la località di inizio del viaggio", che peraltro in molti casi poteva anche non essere facile da capire. Per me regola fastidiosissima e per fortuna pure questa cancellata

PS: ecco, Lucio, quella tattica di partire con una M e poi tornare in tram era sanzionabile

[luca]

Questa volta faccio io il Serie della situazione:
Lo stesso punto di partenza sarebbe stato la fermata della M, non quella del tram, o eventualmente quella dopo. Cos'è, mi avrebbero ributtato a forza sul tram? : )

[Lucio Chiappetti]

Non ricordo la regola a Milano (mentre ricordo "Ruck- und Rundfahrt ist nicht zugelassen").
In ogni caso a quei tempi era comune sia fare (cito percorsi reali) Turro-Loreto con M1, poi commissioni in zona, poi prendere il 16 o il 20 in Venini fino a "Greco" e tornare a piedi, come pure p.es. andare in una stazione del metro per avere un appuntamento con qualcuno per ritirare un pacchetto, ritirarlo senza uscire dai tornelli e tornare indietro. 100 lire erano un tot negli anni '70.

C'erano anche comportamenti piu' dubbi con gli abbonamenti, ma questi li racconto solo a chi me li chiede in MP.

[skeggia65]

C'era i biglietto solo superficie e quello superficie + metrò.
In entrambi i casi non er possibile trasbordare su mezzi della stessa linea della convalida né, di conseguenza, tornare indietro con la stessa linea.
Ma il ritorno in sè era possibile.
Si andava a Baggio col 18 e si tornava con la U.

[Lucio Chiappetti]

Non coincide con i miei ricordi.
Non sono mai esistiti biglietti multicorsa prima della tariffa oraria, ne' biglietti separati solo-superficie o solo-metro dopo la tariffa oraria.
Prima in superficie c'erano i biglietti piccoli (tra le 35 e le 70 lire a seconda dell'epoca) su carta leggera rosa (viola la domenica, bianchi in certi casi, con un cerchio rosso per certe linee come la MS) che dava il bigliettario, e valevano per una corsa su una linea (ricordo una volta che con mia zia che stava al Corvetto eravamo andati a trovare suo marito che era in ospedale nella clinica INAIL che credo sia dove adesso sta il Monzino ... un biglietto per la 93 e uno per la T.
In metro c'erano i biglietti lunghi e stretti di cartoncino (100 lire da subito) dove l'obliteratrice tagliava un pezzettino (ne esistevano tanti tipi perche' gli abbonamenti settimanali - che allora si chiamavano preferenziali - erano 2x5, 2x6, 4x5 e 4x6) che davano diritto a entrare in metro ... e poi se uno non usciva poteva andare avanti e indietro tutto il giorno al limite. Di questi in qualche stipo ho una raccolta fatta da ragazzo, ero andato da un certo rag. Longaretti del Magazzino Biglietti al deposito Custodi a farmeli dare, annullati.
Quando hanno introdotto la tariffa oraria c''e stato un unico prezzo (100) e un unico tipo di biglietto, originariamente il bigliettario lo controllava o lo timbrava a mano. Ovviamente in metro una corsa sola "per natura" mentre e' vero che in superficie non si poteva riprendere la stessa linea (e questo sia per un eventuale ritorno che scendendo e risalendo). E' vero che si poteva tornare con linee diverse.

Questo e' quanto ricordo io ma io abit(av)o in zona allora servita solo da metro e MS (piu' lontano il tram).
Solo superficie orari non li ho mai visti.
E adesso e' ora di andare a votare per le europee

[Muccablu]

Non ricordo la regola a Milano (mentre ricordo "Ruck- und Rundfahrt ist nicht zugelassen").
In ogni caso a quei tempi era comune sia fare (cito percorsi reali) Turro-Loreto con M1, poi commissioni in zona, poi prendere il 16 o il 20 in Venini fino a "Greco" e tornare a piedi, come pure p.es. andare in una stazione del metro per avere un appuntamento con qualcuno per ritirare un pacchetto, ritirarlo senza uscire dai tornelli e tornare indietro. 100 lire erano un tot negli anni '70.

Ecco, poi non si capiva bene quale fosse la zona considerata per "ritornare verso la Località di Inizio del Viaggio": bastava anche solo un pezzettino tornando indietro oppure la si doveva fare metà, oppure arrivare poprio nei dintorni della Partenza? Boh.
Io credo di aver disobbedito 2-3 volte in tutto (quando ero ragazzino), ma - un po' come nel tuo caso - feci metà tragitto indietro perché mi dovevo fermare in una località intermedia a visitare la nonna, poi usavo un biglietto nuovo perché era scaduta la validità del primo.
In ogni caso una regola macchinosa e pasticciona (che peraltro, sui mezzi di superficie era piuttosto dura da verificare, o no?) di cui per anni ho sognato l'abolizione, e finalmente la ho vista abolita.

Semplicità*: ti pago 1 ora, 1 ora e 30, 2 ore, ma fammi usare TUTTO il TPL e stop

* Che poi la ritengo una delle basi per una Rete di successo