Muccablu wrote:Poi va buoh, in passato ATM ha sempre sopperito con frequenze molto fitte, per cui l'orario non era affatto un problema]
Se e' per quello non solo ATM o l'ATM attuale ... da questo libro
https://milano.biblioteche.it/opac/deta ... log:139415 a pag. 150 risultano nel 1906 (con "tramini" ancora piu' corti delle 1928!) frequenze sui 3 min ... poi allora ovviavano sul lato tariffario ... visto che tutte le linee facevano capolinea in piazza Duomo, per attraversare la citta' si pagavano due biglietti.
I miei ricordi da bambino (quindi piu' di 60 anni fa) non ricordano infinite attese nemmeno alla sera (e allora gli orari alle fermate proprio non c'erano, salvo le mattinali e serali, ossia inizio e fine servizio) ... e i bambini non hanno pazienza.
Poi da un po' di anni ATM mette alle paline gli inutili orari con su 'ogni n minuti' e non riesce nemmeno sui tratti comuni al 3 e al 15 a alternare le due linee equispaziate (che consentirebbe una frequenza efficace di 5 min).
Ultimamente poi con la carenza di autisti, certe linee sono diventate impraticabili. Ultimamente ogni tanto sono dovuto andare al Fatebenefratelli. Tra il calo di frequenza, gli orari aleatorii, e il taglio del 29/30 ... spesso mi e' capitato (anche per altri motivi contingenti, specie in ore non coperte dal mio abbonamento senior) di andarci in taxi.
Ci sono casi in cui una bassa frequenza puo' essere accettabile. Negli anni '80 a Darmstadt (cittadina sui 130000 abitanti) trovavo buona la frequenza dei tram e dei bus di 15 min, ma l'orario era noto e rispettato. Prendevo la F al capolinea della Fasanerie, poi cambiavo in Luisenplatz con il 9. Al ritorno andavo alla fermata del 9 pochissimi minuti prima dell'orario.
Ceterum censeo che i tram lunghi vanno bene per aumentare la capacita' e la comodita' (meno affollamento) su linee cariche, ma non come pretestio per tagliare le frequenze.