Per me la questione è un po' diversa, a parte che è riduttivo identificare il cristianesimo con un un insieme di regole e che i "precetti" vivono nel loro tempo.
Il fatto è che le regole della Chiesa discendono da una visione etica. Ora, questi principi etici costituiscono un limite alla manipolazione dell'uomo, all'esito ultimo del capitalismo liberale che è una mercificazione globale di tutto. Tutto ha un prezzo e si può comperare. La vita, la morte, l'utero delle madri in affitto...
Chi è attaccato a qualche principio, chi crede in qualcosa (non necessariamente la Chiesa cattolica) è un inciampo in questo processo.