domopakk wrote:come mai alcune stazioni hanno una voce che le annuncia e altre no?
E PERCHE... dico PERCHE' non le annunciano sulle vetture prima di arrivare come fanno in tutte le CITTA' europee che si rispettino?
E infine PERCHE' non spiccicano una parola d'inglese manco morti?
Premessa: L'impiantistica della diffusione sonora nella metropolitana prevedeva esclusivamente messaggi di servizio o di interesse generale tale da non precludere o escludere nessuna zona ambinetale, ovvero tutti i diffusori sonori facevano capo ad un unica linea amplificatrice locale. Negli ultimi anni sono stati ammodernati anche questi impianti, sia in ambito remoto (sale operative e sistema di vettore del segnale audio) quanto in ambito locale (separazione delle zone di diffusione, priorità degli annunci)
L'adattamento e le modifiche e la sostituzione quanto la rimozione delle vecchie tecnologie devono essere eseguite senza interferire con il normale servizio diurno. La precedenza in determinate fermate o stazione e la suddivisione delle zone negli ambinti delle vecchie stazioni e fermate (banchina pari o dispari, mezzanino, galleria da o per, generale, ecc) hanno richiesto gli opportuni tempi di esecuzione da parte dei reparti preposti (telecomunicazioni, reti e cavi, diffusione sonora, ecc..) attraverso una scaletta di esecuzione dei lavori ben precisa.
Piano piano verranno eseguite in tutte le stazioni. la linea gialla è già suddivisa a zone dai tempi dell'inaugurazione. le nuove stazione delle metropolitane sono già tutte progettate ad ambienti suddivisi.
Sui trenni della M1 fù fatto un esperimento che annunciava l'arrivo in stazione e la fermata nella stazione, attraverso un marchingegno a nastro che leggeva la sequenza attraverso la sucessione di apposite boe. Teniamo conto che i capilinea erano marelli, inganni e qt8, quindi immaginatevi la tecnologiaarcaica del tempo
. il macchinista all'atto della preparazione del treno all'inversione di banco doveva settare sul nastro la traccia della direzione da percorrere. E questa era già una noia non da poco, senza contare che già allora troppi storcevano il naso a questa intrusione nella tranquillità del viaggio. 20 anni dopo venne introdotto un altroi esperimento più moderno, che annunciava la fermata in arrivo, la fermata stessa e la prossima fermata. Stavolta il campo di prova fù la linea due. lamentele su lamentele. malgrado l'impostazione dei messaggi e la completezza dell'informazione era gradita da tutti, ciò che fece recedere il progetto fù proprio la continua rottura di scatole di sentire un messaggio ogni 20/30 secondi. Dopo 10 fermate divenne un qualcosa da paranoia a chi deve fare 20 minuti o più di viaggio.
Tanto vale eviodenziare le cartine e le fermate sopra ogni porta di uscita, mettere gli schemi di rete direttamente in vettura e tanti saluti. Va detto che gli annunci di stazione sono a beneficio delle persone ipovedenti, le quali non hanno la fortuna di vedere o l'hanno persa. Ma si può sempre proporre un hostess di bordo che durante il viaggio allevia il tragitto con delicati massaggi alle spalle e, leggendo la fermata alla quale si è arrivati, suggerisce con voce vcalda e suadente :"signore, siamo arrivati alla vostra fermata, può riaprire gli occhi e smettere di sognare, arrivederci
"