by Carrelli1928 » Fri 22 March 2019; 22:09
A proposito dei finestrini apribili che stanno scomparendo.
Stamattina ho preso un TSR e mi sono seduto dietro la cabina; siccome non c’era nessuno e c’era un certo odore, ho deciso di aprire i finestrini.
Mi sono guardato intorno. In tutto, solo due vetri. Di cui uno sigillato, l’altro apribile solo un pochino perché se no prendi freddo e ti buschi un malanno.
Dopo un po’, il capotreno ha deciso di vincere l’agorafobia ed è uscito dalla cabina.
Ha notato il finestrino e gli è venuto immediatamente da chiedermi:
Vuoi che chiudo, se dà fastidio?
Fastidio? Un finestrino aperto, su un treno? È questa la prima cosa che può venire in mente?
Allora smetto di rincorrere il treno.
Smetto di arrampicarmi sulla sabbia, sul terreno secco, arido, povero, per guadagnare la vista da sopra un umile portale ombroso e ricoperto di verde.
Smetto di trattenermi alla stazione, “ancora un attimo” mi dico, “passa questo treno e poi vado a casa”.
Smetto di chiedermi, quando sento le rotaie fischiare, quando un vento freddo e umido viene vomitato dalla galleria nera di carbone, quando una lumino timido si fa strada tra le curve di mattone, smetto di domandarmi cosa stia per passare.
Smetto di salire sul treno, di prendere il treno per viaggare col treno ed essere treno io stesso; come diceva un uomo che aveva capito tutto: il paesaggio s’è messo a correre più del treno e questo d’un tratto è divenuto fermo.
TPL: does more, costs less. It's that simple.