Dipendenza dalla tecnologia

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Re: Dipendenza dalla tecnologia

Postby Viersieben » Tue 18 March 2014; 11:32

GINEVRA

17/03/2014 - 11:05
Funzionari ginevrini dipendenti da Facebook

Il caso limite: otto ore al giorno (pagate) sul social network per una settimana

GINEVRA - Cosa fanno i funzionari ginevrini durante le ore d'ufficio? Ovviamente lavorano, ma non solo. Parte del loro tempo viene impiegata infatti per navigare in rete. A rivelarlo è un rapporto confidenziale dell'Ispettorato cantonale delle finanze (ICF) menzionato dalla "Tribune de Genève".

Il rapporto studia le abitudini di 11200 impiegati dello Stato tra l'autunno del 2011 e la primavera del 2012. E il minimo che si può dire è che Facebook tra di loro ha decisamente successo.

Il social network è infatti in prima linea tra i siti più visitati da parte del personale (42 %), molto più di Google (15%) o la radio One FM (14 %).

Più in generale si può dire che sono proprio le reti sociali ad essere più richieste, con il 15% del totale rilevato, davanti ai siti di informazione (9%), messaggistica istantanea (8%), e le pagine dedicate ai motori di ricerca e intrattenimento (6%). Per ultime le clip audio o i video (5%).

Dati eloquenti che tuttavia vanno presi con le pinze. "Si può avere Facebook aperta su una scheda che si aggiorna automaticamente senza che nessuno se ne prenda cura, mentre si lavora su altre schede", osserva lo specialista Stéphane Koch. D'altra parte, la maggior parte delle persone consulta Facebook sul proprio cellulare senza il proprio datore di lavoro se ne possa accorgere".

La relazione del ICF precisa che il datore di lavoro si rifiuta di monitorare individualmente ciascun dipendente, salvo nei casi di abuso che richiedono indagini. E sono, quelli segnalati, una decina l'anno. Un esempio? Il documento riferisce di un dipendente che, attivamente, ha trascorso quasi otto ore al giorno su Facebook per una settimana nel novembre 2011. Decisamente non un modello da seguire.

ICF raccomanda pertanto di fissare un livello entro il quale non si verifica l'abuso e periodicamente monitorare il flusso. Alcune misure di controllo, in questo senso, sono state prese, ma il compito è arduo. Chiunque può navigare su internet utilizzando il proprio telefono o tablet.

http://www.tio.ch/News/Svizzera/782518/ ... -Facebook/
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Re: Dipendenza dalla tecnologia

Postby Trullo » Thu 27 March 2014; 18:05

Il miglior programmatore cobol del mondo è un italiano, ha sbaragliato la concorrenza realizzando un videogioco 3d
http://www.tomshw.it/cont/news/visual-c ... 223/1.html
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Re: Dipendenza dalla tecnologia

Postby Trullo » Wed 14 May 2014; 15:45

Il mito popolare che circonda l’origine del personal computer è che esso sia stato sviluppato interamente con gli sforzi del settore privato. Questa storia, però, trascura lo sforzo concertato del governo USA di sostenere questa nuova tecnologia
L’immagine di smanettoni che danno vita al personal computer nei loro garage è solo un’altra parte del mito del mercato autosufficiente
http://keynesblog.com/2014/03/28/il-per ... #more-5328
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Re: Dipendenza dalla tecnologia

Postby fra74 » Wed 14 May 2014; 18:22

Più che del "governo" che è troppo generico sarebbe meglio essere un attimo più precisi e parlare di sostegno del dipartimento della difesa e delle forze armate come per altro nel blog correttamente si cita. Forse bisognerebbe stare un attimo attenti quando si parla di tagli alle spese militari perché non è certo il primo caso in cui tecnologia pensata per usi militari ha poi avuto importantissimi risvolti civili ;)
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Re: Dipendenza dalla tecnologia

Postby skeggia65 » Wed 14 May 2014; 22:25

Se andassimo a vedere bene, buona parte della tecnologia a nostra disposizione è stata pensata e/o fortemente sviluppata per scopi militari.
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Re: Dipendenza dalla tecnologia

Postby Trullo » Tue 17 June 2014; 10:56

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Re: Dipendenza dalla tecnologia

Postby Viersieben » Thu 21 August 2014; 14:16

Attualità - Trasmissioni - Primo piano
Onde medie in viaggio: semplicemente continuano a funzionare

Di LC, 13 Ago 2014 - 23:02 (Ultima modifica: 20 Ago 2014)

L’onda media sta risorgendo nella Pianura padana? Da Padova a Milano e Bologna i segnali di stazioni alternative non mancano e si fanno sentire. Anche in autostrada, dove l’ascoltatore è molto sensibile al permanere di una frequenza, anche a scapito di un po’ di qualità.
In tutta l’area considerata le trasmissioni sperimentali che Challenger annuncia su 1368 kHz si sentono molto bene, sia lungo l’A13 che sulla A1, le due direttrici nord-sud che congiungono Bologna al Veneto e alla Lombardia. Sulla Bologna-Padova si aggiunge con buon segnale anche Ondamedia Broadcast (1548 kHz) che verso Milano non supera il casello di Modena Nord e comunque con segnale debole. Ma sulla A1 riappare anche Radio 106 (1404 kHz) che da Scandiano di Reggio Emilia riesce a coprire un’area significativa che ha per lato più orientale il tratto Modena-Reggio-Parma dell’autostrada.
Se aggiungiamo che i segnali Rai di Milano (900 kHz) Venezia (936 kHz) e Pisa (657 kHz) insieme con quello di Radio Capodistria (1170 kHz complessivamente buoni da poco più a nord di Firenze fino alle porte di Milano e ottimi a nord-est) risultano disponibili stabilmente nell’arco dell’intera giornata, possiamo confermare che un rinnovato interesse da parte dei privati e una sopravvivenza coordinata di impianti Rai e dell’area italofona ci restituiscono un quadro positivo.
Purtroppo tra molti addetti ai lavori non lo si vuol capire ma per fare buona radio occorre prima di tutto trasmettere via radio. Il resto rappresenta altre forme espressive che hanno nella diffusione del suono una parte significativa ma non decisiva e quindi solo parzialmente riconducibili allo specifico radiofonico.

http://portale.italradio.org/index.php? ... y&sid=3172
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Re: Dipendenza dalla tecnologia

Postby S-Bahn » Mon 09 February 2015; 23:49

Attenti alla Smart TV. Almeno, così dice questo articolo...

http://vitadigitale.corriere.it/2015/02 ... i-ascolta/
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Re: Dipendenza dalla tecnologia

Postby max90 » Sun 15 February 2015; 21:49

Io ho recentemente notato che il mio smartphone (un S3 della Samsung) conosce la mia posizione esatta (laddove per esatta intendo la via dove mi trovo) sebbene il GPS venga tenuto spento.
Non mi meraviglierei di scoprire cose analoghe riguardanti il microfono.
Boh, forse la soluzione migliore è veramente quella di tornare al vecchio 3310, e lo dico senza ironia.
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Re: Dipendenza dalla tecnologia

Postby Fibolz » Sun 15 February 2015; 22:00

Io ho un Nokia Lumia 630, e tengo sempre spento il servizio di localizzazione.
Le app che richiedono la localizzazione non funzionano, anche se ovviamente non è una garanzia.
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Re: Dipendenza dalla tecnologia

Postby S-Bahn » Sun 15 February 2015; 22:06

Il GPS fornisce una localizzazione precisa, ma la cella con cui si è connessi permette di individuare comunque l'area, piuttosto ristretta, dove il telefono si trova. Se poi la cella contiene il luogo di residenza o di lavoro abituale (e conosciuto con precisione se per esempio il GPS è stato acceso almeno una volta) è facile fare 2+2.
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Re: Dipendenza dalla tecnologia

Postby JA+ » Sun 15 February 2015; 22:16

Io ho sempre avuto qualche riserva su queste tecnologie che, nonostante al giorno d'oggi si facciano tante storie sulla privacy, a un certo punto si scopre che "casualmente" inviano informazioni che non dovrebbero inviare. Personalmente preferisco rinunciare a questi nuovi apparecchi (per quanto riguarda il cellulare possiedo un vecchio Nokia 1100, e continuo ad usare questo), anche perchè è maggiore il fastidio di pensare che qualcuno possa sapere continuamente dove vado e cosa faccio piuttosto che la necessità di disporre delle varie funzioni.
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Re: Dipendenza dalla tecnologia

Postby skeggia65 » Mon 16 February 2015; 0:00

Notevole, davvero notevole.
Non credevo di essere in un consesso di agenti segreti, agenti della S.P.E.C.T.R.E., rettiliani, possessori di segreti industriali, della verità sugli assassini di Kennedy e via discorrendo.
Personalmente non faccio parte di nessuna di quelle congreghe, non sono massone né delinquente, per cui il fatto che il mio telefonino dica a... (a chi, di preciso?) dove mi trovo mi lascia un tantino indifferente.
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Re: Dipendenza dalla tecnologia

Postby Federico_2 » Mon 16 February 2015; 7:08

max90 wrote:Io ho recentemente notato che il mio smartphone (un S3 della Samsung) conosce la mia posizione esatta (laddove per esatta intendo la via dove mi trovo) sebbene il GPS venga tenuto spento.
.

Si beh, é una caratteristica delle app di Google, non del GPS, che é solo un ausilio tecnico per facilitare la localizzazione. Non vorrei sbagliarmi, ma il software di Google consente di localizzare facilmente da un bel po' di anni anche con il gps spento.
14 giugno 2009: il giorno quando i primi treni andarono con un solo agente di condotta
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Re: Dipendenza dalla tecnologia

Postby S-Bahn » Mon 16 February 2015; 10:11

basandosi sulle celle del sistema GSM, non sulle arti magiche dei rabdomanti. Se poi si accontenti della precisione data dalla cella o faccia una triangolazione tra più trasmettitori questo non lo so. In questo ultimo caso la localizzazione sarebbe molto precisa, quasi a livello di GPS.
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