Stiamo a vedere. Personalmente però sono dell'idea che gara o affidamento diretto poco importa, purché chi fa da stazione appaltante abbia il polso della situazione per verificare il rispetto del capitolato. E ancor prima, in fase di stesura del capitolato, se l'operatore tratta da una posizione "dominante", vuoi per esperienza, vuoi per potere occulto, vuoi perché è un grande gruppo industriale, ben difficilmente l'ente appaltante riuscirà a strappare condizioni eque. Diversamente, non riuscirei a spiegarmi il perché TI e LN facciano il bello e il cattivo tempo, senza che nessuno in Regione riesca a fare tanto così per migliorare la situazione del trasporto ferroviario. Esiste anche il caso che dici tu, dell'operatore "buono", è quello di Milano. Ma siamo appesi a un filo. ATM ha esperienza, sa obiettivamente fare il suo mestiere, ogni tanto fa qualche cappellata, ma in sostanza offre un servizio mediamente paragonabile a quello di altre città europee (eccezion fatta per l'hinterland, ma lì giustappunto entrano in gioco meccanismi diversi). Tutto questo perché ATM ha un management tutto sommato di buon livello, ha persone valide che ha fatto crescere al suo interno con una logica tutto sommato meritocratica. Sappiamo che non è sempre così, anzi. Se disgraziatamente ATM finisse in pasto a persone professionalmente poco serie, sì che se ne vedrebbero delle belle. Credo che il rapporto authority-operatore debba essere ben regolato, con un'authority forte, non debole o succube delle posizioni aziendali. Se l'operatore è "buono", va tutto bene. Se però è "cattivo", sono solo dolori. E poi non sai più chi devi ringraziare. Mi sa che siamo un po'
![Embarassed :oops:](./images/smilies/icon_redface.gif)