Trasporti a Milano

Carrelli1928 wrote:Cinquant'anni e...sentirli! Eccome se si sentono!

voglio vedere se tra 50 anni ci saranno ancora i LEO (ma vista la mia età, dubito che ci sarò ancora io )

Bhè, se AB comincia a fare treni che durano 50 anni può anche chiudere domani.

non c'è niente da fare: l'accostamento rosso-grigio a mio avviso è nettamente il migliore di tutte le linee di milano

picopico1972 wrote:Bhè, se AB comincia a fare treni che durano 50 anni può anche chiudere domani.

appunto!!!

Il problema è che fa treni che non durano 1 anno, basta vedere i pessimi risultati degli ultimi anni (V250, IC4...)

I quali sono tornati al committente. Ma guardiamo vicino: i TSR e le E403 non sono dei buoni esempi. I primi all'inizio avevano problemi di improvvisi spegnimenti dovuti al disinserimento dell'IR.

AB riesce a fornire TN e ATM, perchè queste ultime sono aziende in grado di rimediare alle cavolate che fa AB. Hanno esperienza e conoscenza, ed anche per questo AB fa prezzi "stracciati". Gli olandesi ed i belgi ed i danesi sono di altra "pasta": "mi fornisci un prodotto funzionante per come me lo hai venduto, altrimenti sono cavoli tuoi con tutte le penali conseguenti. Se non è tutto a puntino, non ti ritiro il prodotto e non ti pago".
Ovviamente anche TI ha "due palle quadre" in questo senso.
In ogni caso ogni prodotto ferroviario necessita di messe-a-punto, ma con AB sembrano essere continue e mai conclusive. Basta che sia chiaro fin dall'ordine che sarà così, e allora dov'è il problema? Patti chiari, amicizia lunga

Mi viene in mente che quando ad ATM arriva una Carrelli revisionata, dopo aver fatto le prove la maggior parte delle volte la vettura rimane a Teodosio per essere sistemata.
Una Ventotto rimase in officina per mesi (la 1993).
Ma tutto sommato non mi sembra male come sistema, a patto che la spesa totale del committente sia inferiore a quella che si avrebbe con un lavoro fatto bene dal vincitore dell'appalto.

Al di là delle questioni economiche, direi che così ci sono più posti di lavoro. Credo.

Carrelli1928 wrote:Al di là delle questioni economiche, direi che così ci sono più posti di lavoro. Credo.

un po' come la "rottura" programmata degli elettrodomestici: se li fabbricassero ancora come 50 anni fa, Whirlpool e compagnia bella avrebbero già chiuso

Beh, intanto chiudono lo stesso.

A quando i primi treni storici sui binari del metrò?

sr wrote:Beh, intanto chiudono lo stesso.

+ che altro delocalizzano

forse se ne è già parlato nel topic ma 70 pagine sono un po' troppe per cercare: come mai nei revamp dei treni m1 sono stati mantenuti semitreni da tre vetture e non si è adottato lo schema completo a sei vetture comunicanti come per i meneghino?

Da inesperto la butto lì, penso che per fare un revamp non modifichi la "carrozzeria", pertanto o qualche motrice si buttava via (ma non credo ci sarebbero stati vagoni sufficienti) oppure questa era l'unica soluzione.

La carrozzeria è stata modificata visto che hanno realizzato gli intercomunicanti...

apparsa su metro una pagina sul leo dalla M2...una roba oscena