Ponte sullo stretto di Messina

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Siete favorevoli alla costruzione in tempi rapidi del ponte sullo stretto di Messina?

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Re: Ponte sullo stretto di Messina

Postby S-Bahn » Sat 04 July 2009; 12:45

Meglio se ci fornisci la versione giusta...
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Re: Ponte sullo stretto di Messina

Postby friedrichstrasse » Sat 04 July 2009; 22:47

Non ho il calendario sottomano :lol: ma l'unica pausa fu dovuta alla prima guerra mondiale.
Vero è che la prima pietra del 1906 fu posta in assenza di un progetto architettonico per la stazione, approvato alcuni anni dopo (mi pare nel '12, più o meno) e poi più volte variato ingigantendone le proporzioni.
Dal '06 in poi, però, si erano costruiti la cintura, gli scali Farini e Smistamento, i raccordi con le linee esistenti...
Viva il tram moderno

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Re: Ponte sullo stretto di Messina

Postby picard66 » Mon 06 July 2009; 8:16

Effettivamente Federico ha ragione.
I lavori per la Sazione subirono pesanti rallentamenti, ma nel frattempo furono realizzate le infrastrutture.

In tempi più recenti si è spesso fatto il contrario, costrurendo numerose "cattedrali nel deserto".

Notizie più precise su storiadimilano.it

http://www.storiadimilano.it/citta/milanotecnica/ferrovie/ferrovia.htm
http://www.storiadimilano.it/citta/milanotecnica/ferrovie/ferr_centrale.htm

e stagniweb.it

http://www.miol.it/stagniweb/mi800.htm
http://www.miol.it/stagniweb/mi800b.htm
Per arrivare là dove nessuno è mai giunto prima...
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Re: Ponte sullo stretto di Messina

Postby trambvs » Fri 04 September 2009; 12:21

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Re: Ponte sullo stretto di Messina

Postby skeggia65 » Fri 04 September 2009; 15:51

Non mi pare così sconvolgente.
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Re: Ponte sullo stretto di Messina

Postby trambvs » Fri 04 September 2009; 17:31

La deformazione elastica al passaggio dei convogli mi è parsa considerevole...
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Re: Ponte sullo stretto di Messina

Postby skeggia65 » Fri 04 September 2009; 22:57

Un filmato accelerato può far impressione, ma un ponte a campata unica deve oscillare, è fatto apposta. Se avessero voluto fare un ponte più rigido avrebbero optato per una struttura con due miliardi di piloni (che magari avrebbe fatto la fine del ponte di S. Rocco).
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Re: Ponte sullo stretto di Messina

Postby S-Bahn » Sat 05 September 2009; 0:11

C'è un famoso filmato di un ponte sospeso che a furia di oscillare va in risonanza e cade a pezzi. Si chiama Tacoma Bridge, fastosamente inaugurato nel 1940 e crollato dopo 4 mesi, in una giornata di vento costante a non più di 70 80 Km/h
http://www.youtube.com/watch?v=3mclp9QmCGs

E' un rischio a cui sono esposti questo tipo di ponti.
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Re: Ponte sullo stretto di Messina

Postby trambvs » Sat 05 September 2009; 0:23

skeggia65 wrote:Un filmato accelerato può far impressione, ma un ponte a campata unica deve oscillare, è fatto apposta. Se avessero voluto fare un ponte più rigido avrebbero optato per una struttura con due miliardi di piloni (che magari avrebbe fatto la fine del ponte di S. Rocco).


Più che per la campata unica direi che si tratta della tipologia di ponte (sospeso)... :wink:
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Re: Ponte sullo stretto di Messina

Postby msr.cooper » Sun 06 September 2009; 12:35

S-Bahn wrote:C'è un famoso filmato di un ponte sospeso che a furia di oscillare va in risonanza e cade a pezzi. Si chiama Tacoma Bridge, fastosamente inaugurato nel 1940 e crollato dopo 4 mesi, in una giornata di vento costante a non più di 70 80 Km/h

Vidi per la prima volta un filmato del crollo del ponte in televisione, almeno 15 anni fa, e rimasi impressionato e al tempo stesso affascinato nello scoprire che un ponte potesse muoversi (seppur in condizioni anomale) in quel modo.
Ogni tanto mi riguardo questo e altri video correlati, e ancora oggi la visione mi suscita le stesse sensazioni di allora.
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Re: Ponte sullo stretto di Messina

Postby serie1928 » Sun 06 September 2009; 14:44

Ma il bello é che quel ponte ha retto per lungo tempo, pur mostrando da subito oscillazioni tali da meritarsi il soprannome "Galloping Gertie", resistendo a venti di forza maggiore. Ció che ha portato al crollo é stato un vento con forza relativamente bassa ma con frequenza tale da mandare il ponte in risonanza, altrimenti, magari con un poco di onere manutentivo supplementare, il ponte sarebbe ancora lí a divertire la gente, e magari a fargli dare pure l´anima :D
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Re: Ponte sullo stretto di Messina

Postby Trullo » Sun 06 September 2009; 16:04

serie1928 wrote:Ma il bello é che quel ponte ha retto per lungo tempo,

A me risulta che è crollato circa 4 mesi dopo la sua apertura

serie1928 wrote: Ció che ha portato al crollo é stato un vento con forza relativamente bassa ma con frequenza tale da mandare il ponte in risonanza, altrimenti, magari con un poco di onere manutentivo supplementare, il ponte sarebbe ancora lí a divertire la gente, e magari a fargli dare pure l´anima :D

In realtà, non è stata la frequenza ma la velocità del vento (che era costante) a far collassare il ponte.
Ricordo che il mio insegnante di teoria dei sistemi del Politecnico, il mitico Sergio Rinaldi, aveva dato una spiegazione fisica del fenomeno, che (contrariamente al senso comune) non era dovuto alla risonanza tra vento e ponte ma a un fenomeno più complesso, che ho trovato spiegato in dettaglio sulla wikipedia in inglese, qui http://en.wikipedia.org/wiki/Tacoma_Narrows_Bridge_(1940)#Cause_of_collapse
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Re: Ponte sullo stretto di Messina

Postby serie1928 » Sun 06 September 2009; 16:26

"Lungo tempo" in senso relativo: rispetto alle poche ore che ne hanno determinato il crollo, i 4 mesi sono un "lungo tempo".
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Re: Ponte sullo stretto di Messina

Postby GTbg » Sun 06 September 2009; 18:20

concordo con trullo che dice che non centra la risonanza tra vento e ponte. anche perchè se il vento è a velocità costante che frequenza ha? e quindi non è la stessa frequenza propria del ponte. un caso di risonanza, cioè per evitarla, è quando un plotone di militari che marciano, con una certa frequnza tutti insieme, prima del ponte gli si ordina di rompere il passo per non insorgere nel pericolo di mandare in risonanza la struttura, cioè "eccitare" il ponte e far si che le oscillazioni aumentano in modo esponenziale sino a far cedere qualhe elemento strutturale.

il fenomeno del tacoma è il tipico flutter, cioè una condizione di instabilità. da dove salta fuori? dal fatto che il sistema (ponte) è immerso in un campo di forze. questo instaura una instabilità a 2 gradi che si differisce da quella a un grado perchè coinvolge entrambi i gradi di libertà simultaneamente, cioè quello flessionale (che sarebbe il movimento verticale che si trasforma in flessione essendo il ponte appoggiato alle due estremità) e quello rotazionale intorno all'asse longitudinale. troverete maggiori informazioni al sito: http://mecsys.mecc.polimi.it/Didattica/ ... iForze.pdf .
il tutto è dovuto, cm descritto da trullo, dalla scia che per particolari velocità e determinate forme (tipicamente tozze) crea l'effetto di scia a vortici alternati con una certa frequenza. la soluzione è cambiare il profilo aerodinamico per modificare la parte strutturale.

per informazione è lo stesso fenomeno che si ha in campo ferroviario. si ha nelle sale ferroviare alle alte velocità ed è anche qui dovuto a un campo di forze (forrze di contatto) che rende instabile la sala stessa mettendo in eccitazione il modo di vibrare laterale a quello rotazionale. ecco perchè ad es sui treni ES o IC ci sono gli ammortizzatori anti-serpeggio che sono gli ammortizzatori che vedete attaccati tra la cassa e la sala in senso longitudinale al treno. la soluzione qui è stata aumentare la rigidità strutturale.

il fenomeno fisico è spiegato in matematichese dicendo che la matrice di rigidezza [K] non è simmetrica e quindi il campo di forze è non conservativo, ciò significa che è in grado di mettere energia nel sistema e non viceversa. pensando all'attrito, il pezzo meccanico immette energia (calore) nel sistema e non viceversa. la matrice di smorzamento [R] è anch'essa non simmetrica, ciò significa che il campo di forze non è dissipativo. è come se avessimo degli ammortizzatori attivi che modificano la loro caratteristica in funzione di qualche paremetro (acc laterale) lo si vede nel pendolino che modifica l'inclinazione della cassa e anche nelle vetture sportive che hanno il VDC ad esempio. l'energia la da il motore che agisce su una pompa olio che aumenta la pressione dell'ammortizzatore. solo che nel caso di veicoli "attivi" (pendolino e auto sportive) siamo noi che con una certa logica di controllo regoliamo i vari parametri, mentre quello raccontato sin'ora accade per cause fuori dalla nostra portata (natura) e sono solo i progettisti a prteggere da ciò.


per riprendere il discorso di ponte si ponte no, ho visto con i miei occhi alla galleria del vento del polimi alcuni modelli del ponte su cui stavano facendo delle prove aerodinamiche. ho visto dei particolari che mi hanno sorpreso, la passerella pedonale laterale (immagino per manutenzione) che aveva all'esterno dei parapetti dei profili alari larghi 1 m ed erano in scala 1:3!! alcuni mie prof mi hanno detto che lo spostamento laterale massimo sopportabile per via del vento era di circa 10m, tanti.. ma se paragonati ai 3330m di lunghezza la freccia statica non risulta poi particolarmente elevata.

ho letto un interessante articolo storico sui ponti ferroviari sospesi che diceva che è un grosso azzardo costruirlo perchè analizzando la serie storica dei ponti si è accorto che la crescita in lunghezza della bancata unica è stata sempre lineare, ad eccetto nei periodi in cui c'è stata una evoluzione nella tecnica. ed ora non sembra che ci sia una evoluzione...

cmq il mio parere è che se lo stato ci mette 1,3 Mld € e i privati (Impregilo) ci mette il resto con la concessione di 30 anni sarebbe meglio che se lo pagasse interamente lui con una concessione anche di 40 anni e lo stato quei soldi li spenderebbe a migliorare quello che c'è già. esempi? la nuova autostrada che collergherà viareggio con la parte nord del lazio (mi sembra che si chiami aurelia) che verrà costruita in nuova sede, non si poteva ampliare quella esistente? per restare al sud, la 106 ionica, nuovo tracciato di 450 km circa lontano dalla costa (quindi in zona collinare) perchè la 106 è già costiera con un costo di 15 Mld €. non era meglio una serie di tangenziali dei vari paesi? conosco la zona tipo da locri a catanzaro. tang di locri-sederno, gioiosa j,roccella j, caulonia m, riace m, e più a nord tang di monasterace-badolato-guardavalle. tra un paese e l'altro ci sono 6-7 anche 8 km, pensate a quanti viadotti e gallerie da fare in meno e quanti soldi risparmiati. poi se in un futuro si vorrebbe unire le varie tang si può sempre fare ma intanto per fare 0 km sulla jonica non ci si impiega 1h!!

ciao e scusate il mio poema epico. ma questo doveva stare in tre 3d diversi!! che ne pensate?
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Re: Ponte sullo stretto di Messina

Postby S-Bahn » Sun 06 September 2009; 20:00

Tornando per un attimo al ponte di Tacoma.
Se invece di sgomberarlo l'avessero riempito di camion magari l'avrebbero salvato (salvo il fatto che non era comunque proponibile convivere per anni con una struttura intrinsecamente così stabile).
Infatti appesantendolo con decine di camion avrebbero di certo cambiato la frequenza di risonanza e probabilmente anche il profilo aerodinamico.
La speranza non è la convinzione che qualcosa andrà bene, ma la certezza che quella cosa ha un senso,
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